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La formica “acrobata” amante del legno

Le formiche che attaccano il legno, lo utilizzano esclusivamente per costruirvi il nido: scavano tunnel e gallerie con le mandibole e scaricano i residui all’esterno delle gallerie in cumuli composti da piccoli trucioli di legno misto ad escrementi e residui di invertebrati.

Se trovate cumuli di materiale così composto, in prossimità di legni di conifere o latifoglie, è un indizio che potrebbe confermare la presenza di questi imenotteri. Se individuate una formica con il capo rosso, torace e addome di colore nero, potrebbe essere la Crematogaster scutellaris. È spesso definita formica “acrobata” perché in caso di pericolo solleva il gastro (parte posteriore dell’addome) e secerne un feromone altamente repellente per le altre specie di formiche.

Le colonie adulte tendono a scavare e danneggiare quasi tutti i materiali grezzi (legno, gesso, CAA – calcestruzzo aerato autoclavato, cemento). Possono utilizzare l’acqua o le proprie deiezioni per indebolire il materiale e scavare con maggiore facilità. Le colonie crescono velocemente fino a raggiungere dimensioni notevoli (12.000-15.000 esemplari) in pochi anni.

Praticamente onnivore, possono nutrirsi di insetti e altri artropodi di piccola taglia vivi e morti (zanzare, moscerini, bruchi, grilli, blatte, camole, ecc.), miele, zuccheri, gelatine proteiche, frutta molto matura, verdura, piccoli avanzi di cucina (pollo, prosciutto cotto, tonno, uova, ecc.). Alleva, cura e protegge mandrie di afidi da cui attinge la melata di cui va molto ghiotta.

Fumigat Srl fornisce alcuni consigli utili per prevenire eventuali infestazioni di formiche acrobate negli interni delle strutture.

1 – Osservare la massima pulizia nei luoghi in cui si preparano e si conservano alimenti. Avere cura di custodire il cibo in contenitori ben sigillati, in particolare le bevande zuccherate.

2 – Smaltire regolarmente i rifiuti avendo cura di sigillare i contenitori dei residui organici, utilizzati negli edifici.

3 – In presenza di animali da compagnia osservare le raccomandazioni dei veterinari lasciando a loro disposizione crocchette e pasti solo per l’intervallo di un’ora, subito dopo rimuovere e lavare accuratamente i contenitori, asportando ogni residuo alimentare caduto al suolo.

4 – Ridurre fori o crepe nelle murature per impedire l’intrusione negli ambienti.

5 – Non ricorrere a metodi “fai da te”, come il ricorso incontrollato ad insetticidi spray, che potrebbero disperdere la colonia senza risolvere definitivamente la criticità.

Se hai dubbi non esitare a contattarci, Fumigat Srl troverà con Te la strategia migliore!

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