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Camminare nei campi facendo attenzione alle zecche: il morso è pericoloso per uomo e animali

Le zecche sono artropodi appartenenti alla classe degli aracnidi, la stessa di ragni acari e scorpioni, ma si nutrono di sangue che attingono indistintamente da mammiferi selvatici, domestici o dall’uomo. Hanno dimensioni di qualche millimetro. Il loro ciclo di vita si sviluppa in quattro fasi: uovo, larva, ninfa e adulto, che possono trascorrere tutte su un unico ospite oppure su ospiti diversi. Quest’ultima possibilità aumenta il rischio di trasmissione di virus e dei diversi agenti patogeni a loro associabili, qualora i pasti precedenti siano stati effettuati su un animale infetto. Tale aspetto rende le conseguenze di un eventuale morso decisamente pericolose per la salute umana e animale.

Encefalite virale da zecche

Un eventuale morso può infatti trasmettere anche l’encefalite virale da zecche (Tick-Borne Encephalitis -TBE), malattia infettiva virale che colpisce il sistema nervoso centrale causando sintomi neurologici prolungati ed in alcuni casi addirittura la morte. Tale patologia è causata da un virus del genere Flavivirus, trasmesso all’uomo mediante il morso di zecche infette. La TBE è endemica nella gran parte dei paesi dell’Europa centro-orientale e settentrionale, Italia compresa.

Nel nostro Paese sono rintracciabili due famiglie di zecche: le Ixodidae (zecche dure) e le Argasidae (zecche molli). Le prime sono dotate di uno scudo dorsale chitinoso, mentre le seconde ne sono sprovviste.

Le zecche hanno bisogno di pasti di sangue per portare a termine il loro sviluppo e il ciclo di riproduzione. Hanno tuttavia anche la capacità di resistere a digiuno per lungo tempo. Il pasto di sangue, durante il quale la zecca resta attaccata all’ospite, può durare alcune ore nel caso di zecche molli o di giorni per quelle dure.

Zecche in piena attività nella bella stagione

La loro attività è a pieno regime fra maggio ed ottobre, in concomitanza con la bella stagione. In questo periodo è quindi più frequente rimanere vittima di morso da zecca.

Questi animali vivono prevalentemente in posti ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva, caratterizzati dalla presenza di umidità. La loro presenza è tuttavia legata principalmente alla presenza nella zona di ospiti da cui suggere sangue. Luoghi come stalle, cucce di animali e pascoli sono quindi posti molto frequentati da questi artropodi.

Le zecche non saltano e non volano sulle loro vittime. Si aggrappano generalmente alla preda, attendendone il passaggio nei prati incolti e nelle siepi, ad un’altezza adeguata al corpo dell’animale o alla parte alta delle zampe ove c’è la peluria adatta per mantenersi senza essere calpestate. Le zecche avvertono la presenza di un possibile ospite, tramite anidride carbonica emessa e calore dell’organismo. Dopo averlo individuato, conficcano il loro apparato boccale o rostro nella cute per succhiare il sangue. Il morso è solitamente indolore, grazie all’emissione di una sostanza contenente principi anestetici. Le zecche tendono a posizionarsi durante il pasto perlopiù sulla testa, sul collo, dietro le ginocchia e sui fianchi. La zecca, dopo aver terminato di succhiare il sangue, cade spontaneamente dopo ore o giorni.

Qualora si individui sulla pelle una zecca, va rimossa con sollecitudine. La possibilità di contrarre patologie infettive è maggiore, se il parassita resta più a lungo sull’ospite.

Gli addetti della Fumigat Srl sono a disposizione per attuare azioni specifiche mirate al controllo e al contrasto dell’eventuale pericolosa presenza di vettori di agenti patogeni, come le zecche, che possono trasmettere infezioni e malattie pericolose per uomo e animali.

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